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GRAVIDANZA E TOXOPLASMOSI

MA QUANTO CENTRANO I NOSTRI ANIMALI?

AUTORE: Associazione Gattofila - AmicoGatto

“ Mi hanno detto che il gatto può essere pericoloso per una donna incinta; sono preoccupata: cosa devo fare?”

 

E’ una della più frequenti frasi che il veterinario sente dire da clienti con gatti che hanno in famiglia donne che aspettano un bambino.

La causa di tante preoccupazioni ha il nome di toxoplasmosi, una malattia a carattere zoologico, cioè che colpisce sia l’uomo che gli animali, sostenuta da un parassita: Il Toxoplasma gondii.

 

Il toxoplasma condii esiste in tre forme. Trofozooita, cisti tessutale e oocisti. Le cisti e le oociti ingerite contengono migliaia di trofozooiti che vengono liberati nel tratto gastrointestinale, dando inizio all’infezione tissutale e sono responsabili dell’infezione acuta.

La riserva naturale più probabile di T gondii è rappresentata dai gatti, dai piccoli mammiferi e dagli uccelli, ma praticamente ogni animale che può venire in contatto e ingerire materiale contaminato da oocisti o tessuti contenenti cisti può divenire infetto.

Per esempio le cisti possono essere trovate nel 10/25% della carne d’agnello e del 25% di quella di maiale preparate per il consumo umano e meno spesso in quella di vitello.

Se la carne non viene portata a una temperatura adeguata (60°C) durante la cottura o congelata al di sotto di -20°C le cisti rimangono pienamente vitali. 

L’indigestione di carne poco cotta di agnello, di maiale e di vitello è il meccanismo di trasmissione più comune nei paesi industrializzati, dove i gatti vivono all’interno delle case e mangiano cibo sottoposto a trattamenti  e dove si cerca di coprire e refrigerare il cibo.

In ogni caso i gatti all’esterno possono ingerire oocisti escrete da altri gatti, oppure uccidere e mangiare piccoli animali infetti, acquisire l’infezione e quindi diffondere le oocisti in aree interne o esterne alla casa, accessibili sia ai bambini che agli adulti. Il cibo non coperto può anche essere contaminato da oocisti trasportate da insetti come mosche e scarafaggi.

 

Pur essendo il gatto il principale responsabile della diffusione nell’ambiente delle oocisti del Toxoplasma, semplicissime e basilari norme igieniche sono sufficienti per poter tenere in casa il nostro amico riducendo il rischio.

 

Informazione alle gravide per prevenire l’infezione toxoplasmica:

 

  1. Pulire quotidianamente cuccia e la lettiera del gatto, infilare i guanti ( se il riordino è eseguito personalmente). Al termine lavare le mani.

  2. Infilare i guanti per il giardinaggio, lavare le mani al termine, come pure in seguito a contatto con giocattoli da spiaggia e bambini.

  3. Sbucciare o lavare i vegetali che sono venuti in contatto con il terreno. Sbucciare la frutta.

  4. Non mangiare carne cruda ( specialmente durante le vacanze ) e lavare le mani dopo aver manipolato carne fresca.

  5. Non bere latte non pastorizzato o mangiare uova crude.

  6. Un avviso di solito valido per i turisti è valido anche in questo contesto: “ Sbuccia, bollissi, cucina o dimenticalo”

 

Per concludere: Teniamo pure il nostro gatto, rispettando le normali regole igieniche e se abbiamo dei dubbi, consultiamo il nostro medico curante e il nostro veterinario di fiducia.

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